Villány oltre il Cabernet Franc: nuovo marchio per l’agroalimentare della regione vinicola

L’obiettivo è mettere a sistema il comparto agroalimentare e dell’ospitalità, per sviluppare l’enoturismo

Villány oltre il Cabernet Franc nuovo marchio per l'agroalimentare della regione vinicola

Fare sistema e diventare un punto di riferimento per l’enoturismo magiaro. È questo l’obiettivo che si è data la regione vinicola ungherese di Villány. La zona meridionale dell’Ungheria è già nota per la produzione di vini rossi da uve Cabernet Franc in purezza. Una rarità in Europa e nel mondo. Al marchio collettivo già apposto alle pregiate bottiglie di Villány Franc sarà affiancato un nuovo logo, utile a contraddistinguere i prodotti agroalimentari del “Districtus Hungaricus Controllatus” di Villány.

Dal punto di vista grafico, così come per il vino, al centro del nuovo marchio di qualità ci sarà il crocus ungherese. Un fiore raro e protetto in Ungheria, caratteristico della parte meridionale della collina di Szársomlyó, la più alta della regione vinicola con i suoi 442 metri sul livello del mare. Il crocus è stato scelto simbolicamente: è il primo a spuntare in primavera, nonché il primo a fiorire.

L’operazione di branding collettivo è frutto del lavoro della Strada del Vino di Villány-Siklós, presieduta da Dóra Boglárka Kovács, in collaborazione con il Villányi Borvidék, il Consorzio Vini locale, e con le autorità nazionali magiare. In settimana. il progetto ha raccolto le prime adesioni.

NON SOLO VINO NELLA REGIONE DI VILLÁNY

Villány oltre il Cabernet Franc nuovo marchio per agroalimentare della regione vinicola

Accanto alle storiche cantine Bock, Gere Attila e Tamás Gere e Zsolt si sono schierati Báthori Méhészet, produttore di miele di acacia e di castagno; Olajütő Szociális Szövetkezet, oleificio di Ormánság che, tra l’altro, ha un ruolo sociale fondamentale in un’area rurale ad alto tasso di povertà e disoccupazione, al confine con la Croazia (Baranja). In squadra anche Szarkándi László, che a Túrony produce marmellate e sciroppi artigianali.

Le stesse cantine Bock, Gere Attila non producono solo vino, ma anche olio di semi, micromacinati, compresse e creme per la cura del viso e del corpo. Mentre la cantina Tamás Gere e Zsolt si è specializzata anche nella produzione di succo d’uva naturale.

Verrà dunque creata una «mappa gastronomica», online e cartacea, utile a promuovere i produttori locali della regione vinicola di Villány. Una sorta di guida, in cui saranno inclusi anche le strutture ricettive, come hotel e Bed & Breakfast, oltre ai migliori ristoranti.

Le aziende del circuito potranno apporre il nuovo marchio sulle confezioni dei loro prodotti. «Ora – spiega Dóra Boglárka Kovács – la sfida più grande sono i piccoli perfezionamenti, ovvero i dettagli. L’obiettivo è sviluppare un sistema di marchi, ben funzionante a lungo termine».

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